La seconda edizione di Pisciott’Arte è iniziata, e da alcune settimane sono cominciate le residenze artistiche che hanno accolto a Pisciotta tre artisti internazionali: la videomaker, sceneggiatrice e documentarista croata Hrvoslava Brkusic, il fotografo sloveno Borut Bucinel e l’artista basco Juan Aizpitarte. Insieme agli artisti cilentani Giovanni Tortora e Paolo Puglia, e al direttore artistico, l’americano-svedese Chris Torch, stanno preparando il programma e gli spettacoli che andranno in scena a Pisciotta dal 3 al 9 giugno 2024.
Già, perché Pisciott’Arte non è un festival frettoloso, ma è il raccolto di una semina avviata nei primi mesi del 2024 con il progetto InResidenza, un esperimento di narrazione che coinvolge artisti, li fa immergere nel territorio e costruisce gli spettacoli tramite incontri e workshop.
“Ecco, quando parliamo di turismo e sviluppo, spesso ci concentriamo solo sui grandi eventi, trascurando la vera essenza di questo territorio, con i suoi ritmi lenti, il fenomeno dello spopolamento e i pittoreschi borghi medievali”, commenta il direttore artistico, Chris Torch. “Lo vediamo come qualcosa da riempire con eventi di richiamo, capaci di attirare turisti per breve tempo, senza approfondire la realtà locale. Ci siamo interrogati: è questa l’unica strada che ci si prospetta? Qual è il destino dei piccolissimi centri nel futuro? La loro speranza risiede solo nel turismo di massa?”
Da queste riflessioni, ancora impregnate degli strascichi della pandemia, è nato nel 2021 Pisciott’Arte, un’iniziativa che propone l’incontro tra arte e cultura per delineare un nuovo percorso.
“Abbiamo coinvolto artisti internazionali e li abbiamo invitati a Pisciotta, cercando una connessione che vada oltre il turismo mordi e fuggi: una connessione che si snoda tra le vie del paese, nell’incontro con i residenti, con le maestranze e le botteghe degli artigiani locali. Il nostro obiettivo – conclude il direttore artistico – è raccontare il piccolo paese cilentano, affacciato sul Tirreno, da una prospettiva diversa. Non volevamo solo organizzare un festival per animare il paese, ma volevamo un paese che animasse un festival”.
E così, durante aprile e maggio, Pisciott’Arte si costruisce tramite incontri tra artisti internazionali e locali durante le residenze artistiche. Insieme, preparano il programma del festival che si terrà a giugno. Sembra che abitare un piccolo centro storico del Cilento attraverso eventi, laboratori e workshop sia possibile. Pisciott’Arte è un centro d’intimità culturale e vuole rappresentare una chiara possibilità per destagionalizzare l’offerta turistica, ma soprattutto per raccontare i paesi per la loro capacità di conservare ritualità e conoscenze tradizionali, e farle accompagnare dallo sguardo creativo di artisti che ogni anno raggiungono il nostro piccolo centro da ogni parte del mondo.
Borut e Hrvoslava, appena arrivati a Pisciotta, hanno subito iniziato il loro workshop “My Story“, un progetto con il quale girano il mondo realizzando documentari sul calcio prodotti dalla UEFA. Dopo aver girato in Burkina Faso e in Palestina, sono approdati a Pisciotta per raccontare le gesta dell’ASD Atletico Pisciotta e dell’ASD Pisciotta Calcio. Il loro lavoro andrà oltre le partite e gli allenamenti, esplorando anche le storie umane dei giocatori e delle società coinvolte. Ogni sera alle 20:00, Borut e Hrvoslava incontrano i calciatori al bar del paese, un appuntamento consolidato dove il bar diventa il crocevia tra racconti di calcio e storie di vita. I giocatori avranno l’opportunità di condividere le loro esperienze, le loro lotte e le loro vittorie, così come le sconfitte. Il prodotto finale, “My Story – Pisciotta Calcio e Comunità“, sarà proiettato durante Pisciott’Arte l’otto giugno.
Nelle stesse settimane, Juan Aizpitarte e l’artista cilentano Giovanni Tortora hanno avviato il laboratorio “Art Walk Lab” finalizzato alla realizzazione di un intervento artistico che userà la facciata di un vecchio edificio come tela per dipingere un’opera collettiva e di comunità.
Non solo arte e cinema, Pisciott’Arte include anche il teatro con il “Theatre Walk Lab” coordinato da Paolo Puglia, un laboratorio teatrale finalizzato alla realizzazione di una performance che animerà gli “Spiriti dei Borghi”, personaggi immaginari che potrebbero incarnare i tratti, le storie e le dinamiche di vita dei residenti, che andrà in scena durante il festival di giugno.
Il programma e gli spettacoli sono in fase di costruzione, non abbiamo idea di ciò che accadrà; abbiamo solo le date dal 3 al 9 giugno. Non vediamo l’ora di condividere l’esperienza di Pisciott’Arte 2024 con tutti voi.