La seconda edizione di Pisciott’Arte dedicherà al cinema uno spazio importante, durante la programmazione del festival, attraverso la rassegna Cinema Diffuso con un accento particolare sul ruolo del documentary cinema.
Si comincia con il laboratorio: “Pane e pasta“, giovedì 6 giugno, dalle 15:00 alle 19:30 a Rodio.
Un workshop sulla valorizzazione delle competenze culinarie e dei saperi locali del Cilento e del sud Italia con le protagoniste del documentario “Donne di Terra” e l’associazione culturale Fucina Rhodium.
Introduce e modera il direttore artistico Chris Torch.
Successivamente, sempre a Rodio, si terrà la Proiezione del documentario “Donne di Terra”, dalle ore 21:00. “Donne di Terra” racconta l’esperienza di un gruppo di contadine di nuova generazione, attive in varie zone del sud Italia. Sono agricoltrici, allevatrici ed educatrici, che promuovono uno stile di vita basato sull’autoproduzione di cibo biologico e sulla costituzione di una rete locale e globale fondata su questi principi. Per la regia di Elisa Famminia Inno, che sarà presente per il dibattito che si terrà dopo la visione, moderato da Paolo Puglia.
Cinema Diffuso continua a Rodio, Venerdì 7 Giugno, dalle ore 21:00 alle 22:30.
Sarà la volta di “Pagani”, documentario sulle antiche mescolanze religiose del sud Italia legate alla madre Terra. A Pagani, nei pressi di Pompei, sette giorni dopo Pasqua si celebra la Madonna delle Galline, una Vergine venerata con canti e danze ancestrali. Paolo Puglia dialoga con la regista Elisa Famminia Inno.
E infine l’8 giugno avrà luogo, presso il Bar “La Cremeria” di Pisciotta, la prima visione di “My Story: Pisciotta Calcio e Comunità”. In un progetto avvincente dal respiro internazionale , i registi e video- maker Borut Bučinel e Hrvoslava Brkušić hanno collaborato con i giocatori delle due squadre locali: ASD Atletico Pisciotta e ASD Pisciotta Calcio.
Attraverso lo sport, ai giocatori e ai tifosi è stata data una voce per condividere le loro esperienze: le vittorie, ma anche le sconfitte. Il racconto, che utilizza il filtro generato dalla passione per il calcio, restituirà vicende ed episodi capaci di unire la comunità sugli stessi bisogni.
Il progetto affonda le sue radici in luoghi lontani come il Burkina Faso e la Palestina fino ad arrivare nelle strade d’Europa e nella provincia salernitana. Grazie alla loro esperienza in campo internazionale, i mentori trasformano il campo da gioco di Pisciotta in un palcoscenico per storie di umanità dissacrante, un lavoro integrato perfettamente nello spirito del festival.
I prodotti realizzati sono parte di un progetto di video-making sul calcio internazionale, con il sostegno della UEFA (Unione delle Federcalcio Europee) e dell’Unione Europea.
In collaborazione con Share: Creative Power of Art e Exodos Ljubljana.